28 Marzo 2024
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Inps chiarisce l’esonero dei contributi previdenziali per autotrasporto internazionale

linguaggio-cbDopo le incessanti richieste delle associazioni dell’autotrasporto, l’ente previdenziale ha diffuso il 10 novembre 2017 la circolare 167 che stabilisce i criteri per l’esonero contributivo degli autisti internazionali.

La circolare dell’Inps è necessaria per attuare l’esonero dei contributi previdenziali per i conducenti che svolgono autotrasporti internazionali, stabilito dalla Legge 96 del 21 giugno 2017. Senza questo atto, le imprese non potevano attuare il provvedimento e per questo motivo la circolare è stata posta all’ordine del giorno delle rivendicazione degli autotrasportatori.
La Legge stabilisce che il beneficio è riservato ai conducenti che guidano veicoli equipaggiati con cronotachigrafo digitale per almeno cento giorni l’anno in servizi di trasporto internazionale. In questi casi, l’impresa può chiedere l’esonero dell’80% dei contributi Inps (escludendo premi e contributi dovuti all’Inail). Questo esonero rientra nella normativa comunitaria de minimis ed è riconosciuto dall’Inps in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.

La circolare precisa che possono beneficiare dell’esonero non solo le imprese di autotrasporto in conto terzi, ma anche le aziende che svolgono trasporti in conto proprio, purché svolgano trasporti internazionali. Sono comprese anche le cooperative che hanno con i soci un rapporto di lavoro in forma subordinata. Il calcolo dei cento giorni deve essere effettuato dal 1° gennaio 2016 e nel calcolo si possono comprendere anche le tratte nazionali nell’ambito di un trasporto internazionale e i trasporti internazionali che non comprendono l’Italia.
Se lo stesso trasporto internazionale è svolto da più di un autista, purché alla guida dello stesso veicolo, l’esonero spetta per tutti i conducenti coinvolti. L’agevolazione spetta dal mese successivo a quello del raggiungimento del centesimo giorno e fino a novembre 2018. L’Inps annuncia che svolgerà controlli sulla legittimità delle domande, verificando anche la documentazione dei trasporti e la carta tachigrafica dell’autista.

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