25 Aprile 2024
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Nota del Segretario FAI Sicilia del 03.07.2014

Gio Rinzivillo FAI 3Non temo di essere smentito se affermo che la Sicilia ha gravi carenze storiche nelle reti di trasporto.

La nuova programmazione europea (Gazzetta dell’Ue 11 dicembre 2013) non riduce le carenze, piuttosto le amplia.

Il bilancio tra quello che la Sicilia aveva nel vecchio piano europeo delle infrastrutture e quello attuale è in rosso.

Analizziamo la situazione:

L’Italia è interessata da quattro corridoi nella nuova programmazione Ue: tre vanno da Sud a Nord e uno da Est ad Ovest. Ogni corridoio si attesta su alcuni nodi strategici. Cosa accade per i grandi nodi porti, aeroporti ed interporti?

Per quanto riguarda i porti: Il corridoio 1 deve avere «interconnessioni con i porti, (ulteriore) sviluppo delle piattaforme multimodali di Trieste, Venezia, Ravenna». Il corridoio 3 deve avere «interconnessioni con i porti, (ulteriore) sviluppo delle piattaforme multimodali di Cremona, Mantova», e poi «Trieste, Venezia, Ravenna». Il corridoio 5 deve avere «interconnessioni con i porti, (ulteriore) sviluppo delle piattaforme multimodali di Ancona, Napoli, Bari, La Spezia, Livorno», per il Sud soltanto «interconnessione con i porti per Palermo/Taranto», e per questi porti «autostrada del mare». Il corridoio 6 deve avere «interconnessione con i porti» a Genova.

Sotto la linea Napoli-Bari nessun porto ha una piattaforma multimodale. Nemmeno i grandi porti di Palermo-Termini e Augusta. Con una grave contraddizione, da una parte vengono dichiarati porti core(cioè di primo livello), dall’altra non si prevede lo sviluppo di una piattaforma multimodale. Inoltre scompare il porto di Catania. Altra perplessità riguarda il porto di Pozzallo, terminal di collegamento con Malta, che non viene mai citato. Gravissimo il silenzio sui raccordi ferroviari a Messina e Villa, e quindi su tutto il problema dell’Attraversamento.

La Sicilia viene abbandonata al suo destino: niente treni fino al 2050; solo aerei. Milano e Roma, ed adesso Napoli, vengono saldate in un corridoio ferroviario di passeggeri e merci.

Palermo e Catania, vengono definitivamente disconnesse dall’Italia.

Per gli aeroporti Tra i principali aeroporti europei ci sono solo Malpensa, Linate e Fiumicino. Gli aeroporti principali sono i veri internazionali, da integrare con l’infrastruttura del trasporto stradale e ferroviario. Sotto ci sono gli aeroporti core, in Sicilia solo Palermo. Scendendo ancora ci sono gli altri aeroporti della Sicilia: Catania, Trapani, Pantelleria, Lampedusa. Un drastico declassamento per Catania che è al sesto posto in Italia per passeggeri e ha un traffico maggiore di altri sei aeroporti dichiarati core. Catania è peraltro il primo aeroporto del Sud e potrebbe aspirare ad essere principale.

Per gli interporti invece.. Nei terminali ferrovia-strada è previsto solo Catania, e non nella rete core. Nessun altro terminal in Sicilia.

Il semestre di presidenza Ue è appena iniziato. Da giugno a luglio 2014 si lavora al Piano di azione del Mediterraneo (Rtap) 2014-20, a settembre si discute con gli esperti, a ottobre il Piano è approvato a Lisbona. Il 10 dicembre 2014, si terrà la conferenza per il finanziamento delle reti del Mediterraneo. Entro il 22 dicembre 2014 il coordinatore del corridoio 5 Ten T deve presentare il piano di lavoro per lo sviluppo del corridoio. La Regione siciliana come si sta organizzando per questi importanti appuntamenti?

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