Quando è necessaria la revisione per CQC
Nella circolare numero 673 dell’11 novembre 2016, il ministero dei Trasporti spiega le circostanze in cui deve essere disposto il provvedimento di revisione della Carta di Qualificazione del Conducente.
All’inizio di gennaio 2017, la Divisione 5 del ministero dei Trasporti ha diffuso una nuova circolare per chiarire alcuni aspetti del Decreto ministeriale emanato il 15 febbraio 2016 sulle procedure degli esami di revisione delle patenti e della CQC. Il terzo punto di tale circolare s’intitola “disposizioni generali per la revisione della qualificazione CQC” e stabilisce che il provvedimento di revisione della CQC può essere disposto esclusivamente in due casi. Il primo è quando il suo titolare subisce la decurtazione totale del punteggio.
La revisione della CQC, prosegue la circolare citando il comma 6 dell’articolo 126bis del Codice della Strada per quanto riguarda la revisione della patente, deve avvenire anche quando “successivamente alla notifica della prima violazione che comporti una perdita di almeno cinque punti, commetta altre due violazioni non contestuali, nell’arco di dodici mesi dalla data della prima violazione, che comportino ciascuna la decurtazione di almeno cinque punti”.
In tali circostanze, il suo titolare deve quindi sottoporsi all’esame di revisione della Carta di Qualificazione. La circolare precisa che se il titolare possiede sia la qualificazione per merci, sia quella per persone, l’esame di revisione deve avvenire sul programma di qualificazione previsto per la categoria del veicolo con cui ha commesso l’infrazione, o le infrazioni, che ha causato la maggiore decurtazione di punteggio. Se tale valore è pari, la revisione deve svolgersi con il programma previsto per il veicolo con cui ha commesso l’ultima infrazione. Se il titolare non supera tale esame, gli viene revocata la CQC sia merci, sia passeggeri.
