19 Marzo 2024
News

Corretto fissaggio del carico: Chiarimenti del Ministero dell’Interno

Una circolare del ministero dell’Interno precisa agli organi di Polizia come svolgere i controlli sul carico dei veicoli industriali, chiarendo le sanzioni e prevedendo la corresponsabilità del caricatore.

La circolare diffusa il 29 ottobre 2019 dalla Direzione Centrale per la Polizia Stradale del ministero dell’Interno chiarisce alcuni aspetti sui provvedimenti attuati dal Decreto del ministero dei Trasporti numero 215/2017, con lo scopo di fornire indicazioni alle pattuglie che disciplina e rende omogenei in tutta l’Unione Europa i controlli sul fissaggio del carico dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate (oltre che degli autobus e dei trattori agricoli).

La circolare affronta innanzitutto la corretta sistemazione del carico, necessaria perché la mancanza o l’insufficienza di misure che fissano il carico può causare la sua fuoriuscita dal vano o addirittura il ribaltamento del veicolo. Il testo sottolinea che per ridurre il rischio di spostamento del carico è necessario distribuirlo correttamente rispetto agli assi ma è importante anche ridurre l’attrito tra il carico e il pianale e a tale scopo si possono usare pure tappetini anti-sdrucciolevoli per usi industriali, che possono integrare le cinghie e le catene di fissaggio. Rispetto a questi ultimi, la circolare precisa che “l’utilizzo di sistemi non omologati, privi di etichetta di certificazione, equivale al mancato uso del dispositivo”.

La circolare prosegue parlando dei soggetti che possono svolgere i controlli ed erogare le eventuali sanzioni. Il Decreto 215/2017 stabilisce che lo debbano fare gli ispettori del ministero dei Trasporti, ma la circolare precisa che gli articoli 11 e 12 del Codice della Strada “non escludono a priori” anche la competenza della Polizia Stradale “ogni qualvolta l’accertamento non richieda un controllo approfondito che presuppone particolari competenze e conoscenza specialistiche”. In concreto, gli agenti della Polstrada possono contestare la violazione “ove venga individuata una macroscopica violazione della norma”. A tale proposito, il testo porta degli esempi: carico disposto su un lato e non bilanciato, assenza di cinghie o catene dove previste, cinghie o catene prive di etichetta di omologazione o etichette non leggibili.

La circolare spiega anche quali articoli del Codice della Strada si possono applicare nel caso violazione. Innanzitutto i commi 1 e 4 dell’articolo 79 del Codice della Strada sull’efficienza dei veicoli che prevede una sanzione da 84 a 335 euro, poi l’articolo 164 dello stesso Codice, dedicato in modo specifico alla sistemazione del carico, che prevede anch’esso sanzioni da 84 a 335 euro. La circolare aggiunge che nel caso di violazione rilevata sulla strada “occorre inoltre considerare la responsabilità degli altri soggetti della filiera dell’autotrasporto”. In prima battuta deve essere considerato il caricatore e poi, “solo nel caso in cui siano accertate specifiche responsabilità”, il vettore, il committente e il proprietario della merce.

Più nel dettaglio, la circolare indica di applicare – in presenza di carenze macroscopiche – l’articolo 164 del Codice della Strada in caso di carico sbilanciato o sistemato in modo tale da ostruire la visuale al conducente (con ritiro della carta di circolazione fino al ripristino del carico) e l’articolo 79 dello stesso Codice in caso di sistemi di ancoraggio assenti o privi di etichetta di omologazione (con un solo contesto a prescindere dal numero di violazioni accertate). In questi casi raccomanda agli agenti di fotografare il vano di carico e reperire i documenti sul trasporto. Questi ultimi servono per individuare il caricatore che, se è diverso dal conducente, richiede un altro verbale.
Un altro chiarimento della circolare riguarda la perdita del carico in caso d’incidente stradale, perché questa situazione può avere una “particolare rilevanza”. Quindi, il ministero raccomanda agli agenti di acquisire documentazione fotografica e descrittiva dello stato della merce, “con particolare riferimento ai sistemi adottati per l’ancoraggio”, come tappetini, cinghie e catene. Per ciascuno di tali elementi bisogna indicare marca, modello, tipo e omologazione. Per i veicoli che trasportano container la circolare raccomanda di verificare l’utilizzo di perni metallici di ancoraggio al telaio del rimorchio.

Scopri di più da Truck24

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading