19 Aprile 2024
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Deroga ai tempi di guida e riposo per motivi di forza maggiore legata all’emergenza Coronavirus

L’articolo 12 del Regolamento Europeo 561/2006 che: “A condizione di non compromettere la sicurezza stradale e per poter raggiungere un punto di sosta appropriato, il conducente può derogare alle disposizioni degli articoli da 6 a 9 nei limiti necessari alla protezione della sicurezza delle persone, del veicolo e del suo carico. Il conducente indica a mano sul foglio di registrazione dell’apparecchio di controllo, nel tabulato dell’apparecchio di controllo o nel registro di servizio il motivo della deroga a dette disposizioni al più tardi nel momento in cui raggiunge il punto di sosta appropriato”.

Gli autisti e le aziende di trasporto in questo particolare momento di emergenza, difficoltà e aumento di lavoro soprattutto nell’ambito della Grande Distribuzione Organizzata potrebbero non riuscire a rispettare i tempi di guida, pausa e riposo previsti dal Regolamento CE n. 561/06, rischiando così di venire sanzionati

E’ pertanto fondamentale in questo momento di emergenza un intervento delle autorità prefettizie ai sensi dell’art. 4 della Legge 689/81, che disciplina i casi di forza maggiore come quella in atto.

Risulta pertanto fondamentale per le aziende di trasporto che potrebbero incorrere in questa problematica precostituirsi quanto necessario per proporre eventuali ricorsi in caso di sanzione, nella speranza che gli organi competenti intervengano con atto risolutivo in tal senso.

In ogni caso, in caso di sforamento delle ore di guida o comunque prima possibile dopo lo sforamento, è necessario produrre dal tachigrafo uno scontrino con la stampa dell’attività giornaliera del conducente e riportare una dichiarazione appropriata.

Tale dichiarazione dovrà rimanere a bordo del mezzo per 28 giorni e archiviata in azienda per un anno.

Si consiglia pertanto di conservare tutta la documentazione esistente (DDT e, in generale, documentazione di accompagnamento della merce per comprovare sia il tipo di consegna alimentare a GDO, sia la data) per asseverare l’attività svolta in queste circostanze di emergenza legata al diffondersi del Coronavirus

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