26 Marzo 2025
AssicurazioniNewsPolizza Catastrofale

Entro il 31 marzo 2025 obbligo di assicurazione catastrofale per edifici della logistica

Il Decreto Milleproroghe 2025 proroga al 31 marzo 2025 l’obbligo di stipula di polizze assicurative contro i danni da eventi catastrofali per gli edifici commerciali, previsto dalla Legge di Bilancio 2024, escludendo le imprese agricole e quelle con immobili in abuso edilizio.

La Legge richiede al ministero delle Imprese e del Made in Italy e a quello dell’Economia e delle Finanze di emanare un Decreto interministeriale per stabilire i requisiti tecnici delle polizze, come premio, franchigia fino al 15% del danno e massimali. Nonostante l’approvazione della bozza del Decreto da parte del Consiglio di Stato nel novembre 2024, il testo definitivo non è stato ancora pubblicato, causando incertezze operative.

La proroga al 31 marzo 2025 è dovuta all’impreparazione del sistema assicurativo e alla mancata pubblicazione del Decreto attuativo. È stata concessa un’ulteriore deroga al 31 dicembre 2025 solo per le imprese della pesca e dell’acquacoltura, mentre le richieste di proroga da altre associazioni sono state rifiutate. Tuttavia, la proroga non risolve le criticità sistemiche, come l’assenza di linee guida per le compagnie assicurative, che non hanno ricevuto indicazioni chiare sui premi. Inoltre, il disallineamento tra la possibile pubblicazione del Decreto attuativo e la scadenza prorogata può risultare insufficiente per molte piccole e medie imprese. Un altro problema riguarda l’esclusione dai fondi pubblici, poiché le imprese inadempienti non potranno accedere ai contributi statali in caso di calamità, aumentando la pressione sulle aziende.

Le polizze attuali coprono immobili commerciali e macchinari, escludendo beni mobili. La copertura minima è dell’85% del danno, con eccezioni per conflitti armati, terrorismo e inquinamento. Per le aziende in aree ad alto rischio, i premi assicurativi possono arrivare a 12mila euro annui, mentre in zone a basso rischio sono attorno ai 500 euro.

Per rispettare i nuovi obblighi, le aziende devono valutare l’esposizione geografica degli immobili e la loro vulnerabilità in base alle mappe di rischio. È consigliabile richiedere preventivi delle assicurazioni e considerare sconti per misure di sicurezza antisismiche o idrogeologiche. Inoltre, è fondamentale controllare la regolarità urbanistica, poiché abusi edilizi possono escludere le coperture assicurative.

Il Decreto attuativo dovrebbe introdurre incentivi per le imprese che adottano sistemi di controllo e prevenzione, oltre a meccanismi di coassicurazione per ridurre i costi, con Sace come riassicuratore. Le compagnie assicurative potrebbero dover anticipare il 30% dell’indennizzo in caso di sinistro, offrendo maggiore liquidità alle aziende colpite. A livello territoriale, ci sono notevoli disparità: le regioni del Nord, come la Lombardia, stanno collaborando con istituti di credito per finanziare l’adeguamento delle infrastrutture, mentre nel Mezzogiorno i ritardi nell’accesso ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rischiano di aumentare il divario.

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