Eurobonus intermodale nel 2017 al vaglio di Bruxelles
Il presidente di Rete Autostrade Mediterranee, Antonio Cancian, ha illustrato al ventesimo Euromed la situazione della proposta d’incentivi coordinati in ambito comunitario per implementare il combinato strada-mare nel Mediterraneo e nell’Atlantico.
Secondo Cancian, il progetto di Eurobonus sarà presentato entro la prima metà del 2017 alla Commissione Europea, nell’ambito del progetto Med-Atlantic Ecobonus per l’incentivazione del trasporto marittimo a corto raggio di cui è partner Rete Autostrade Mediterranee. “RAM è fra i principali promotori dell’estensione a livello europeo dell’esperienza italiana degli incentivi per l’intermodalità”, ha dichiarato Cancian. “Il Mediterraneo è un mare europeo, quindi anche l’Europa deve incentivare il trasporto marittimo e fluviale. Gli incentivi nazionali marebonus e ferrobonus devono essere un passaggio intermedio verso un’incentivazione europea”.
Il programma Med Atlantic Ecobonus è attuato grazie ai finanziamenti CEF, e vede fra i partner RAM insieme ai ministeri dei Trasporti di Italia, Spagna, Portogallo e Francia. Sulla questione dei progetti, Cancian ha spiegato la posizione di RAM: “La legislazione europea e nazionale hanno fatto importanti passi avanti e ora l’implementazione, deve arrivare dal territorio attraverso l’interconnessione degli assi con i nodi, attraverso l’intermodalità nei nodi stessi – gli hub portuali, che devono essere Green Port e Smart Port. Ultimo requisito è l’integrazione: i progetti devono inserirsi in un sistema e a loro volta includerne tutte le componenti, infrastrutture, reti energetiche e di telecomunicazioni”.
La procedura deve “mettere in campo progetti di fattibilità tecnico-economica,come disciplinati dal nuovo codice degli appalti nazionale, che permettono di definire se i Master Plan siano sostenibili dal punto di vista economico, sociale, ambientale. Se ci sono questi requisiti, è possibile procedere alla definizione di Business Plan, resa facile dalla disponibilità di fondi perduti come PON, CEF, di loan attraverso la BEI e di garanzie importanti come Junker”.
Cancian conclude che “l’unico modo per avviare questa progettualità è attraverso soluzioni di partnership tra pubblico e privato, che siano definite con chiarezza; l’integrazione deve attuarsi anche in termini finanziari, tramite strumenti come blending e matching. RAM mette a disposizione degli stakeholder del territorio le proprie competenze e le relazioni con gli enti europei e nazionali”.