La logistica in conto terzi vale 100 miliardi
Il settore logistico in Italia ha sperimentato uno sviluppo significativo negli ultimi anni, con un aumento costante del valore e delle attività connesse. Questo sviluppo può essere attribuito a diversi fattori chiave che hanno contribuito alla crescita e al cambiamento del panorama logistico del paese.
L’insieme di tali fattori è alla base del raggiungimento da parte del comparto logistico italiano del valore di 100 miliardi di euro, registrato dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano e presentato nel convegno “Innovazione tecnologica e sostenibilità: le sfide per una logistica che cresce”, realizzato da Regione Veneto.
Innanzitutto, la globalizzazione ha giocato un ruolo cruciale nella crescita del settore, in quanto l’aumento degli scambi commerciali internazionali e l’apertura dei mercati globali hanno comportato un incremento della domanda di servizi logistici.
Le imprese italiane hanno saputo adattarsi a questo scenario internazionale, ampliando la loro presenza a livello globale e offrendo servizi di trasporto e gestione delle merci su scala mondiale.
Inoltre, l’adozione di tecnologie avanzate ha rivoluzionato l’intero comparto logistico. L’introduzione di soluzioni digitali, come il monitoraggio delle spedizioni in tempo reale, l’automazione dei processi logistici e l’utilizzo di sistemi di gestione avanzati, ha migliorato l’efficienza e la trasparenza delle operazioni ed ha consentito alle aziende di ottimizzare i processi, ridurre i tempi di consegna e offrire un servizio migliore ai clienti.
Un altro fattore chiave è stato costituito dalla crescente consapevolezza ambientale che ha migliorato l’immagine delle aziende e la loro competitività sul mercato.
Un ruolo preminente lo hanno recitato anche le infrastrutture logistiche che sono ancora oggi oggetto di investimenti significativi per potenziare porti, aeroporti e reti di trasporto su strada e ferrovia. Queste infrastrutture hanno l’obiettivo di rendere più efficiente il flusso delle merci nel paese e migliorare la capacità di competere a livello internazionale.
Infine, l’evoluzione dei modelli di business e la collaborazione tra i diversi attori del settore logistico hanno contribuito anch’essi all’evoluzione del settore. Le aziende hanno iniziato a concentrarsi sulla specializzazione e sull’offerta di servizi integrati, in cui i vari player tendono a collaborare per offrire soluzioni logistiche complete, ottimizzando le risorse e migliorando l’efficienza complessiva del settore.
Il valore di 100 miliardi di euro, basato sui consuntivi dei bilanci 2021 dei fornitori di servizi logistici rappresenta un balzo in avanti anche rispetto ai preconsuntivi che si attestavano al di sotto dei 90 miliardi.
Esso rappresenta un aumento di fatturato sia in termini nominali (+16,8%) che reali (+14,9%), trainato dalla crescita dei volumi e dall’aumento dei costi dei fattori produttivi.
I settori degli spedizionieri e degli operatori logistici hanno registrato aumenti considerevoli, rispettivamente del 42,4% e del 16,1%.
L’ottima performance degli spedizionieri trova giustificazione nell’incremento eccezionale dei noli marittimie delle tariffe aeree, mentre per quanto riguarda gli operatori logistici, il loro risultato è in buona parte determinato dalla crescita dei flussi internazionali.
L’aumento del canale di e-commerce B2C ha contribuito alla crescita dei volumi nel 2021 (+15%), con previsioni di ulteriore crescita per il biennio 2022-2023.
Nonostante tale sviluppo, il settore logistico ha dovuto affrontare diverse sfide.
I costi operativi sono aumentati a causa della scarsità di capacità nel trasporto e nei magazzini, della mancanza di spazi di stoccaggio e della difficoltà di reperire autisti e addetti al magazzino qualificati.
Inoltre, i rallentamenti nelle supply chain internazionali hanno portato a un aumento dei costi di funzionamento delle filiere. Queste sfide hanno influito sulla crescita dei fatturati, che è stata contenuta al 5,2% a causa dell’inflazione.
Le maggiori sfide con cui il settore logistico ha dovuto confrontarsi in questi ultimi anni sono la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, sfide che manterranno tutta la loro forza anche nel futuro più prossimo
La sostenibilità economica, ambientale e sociale è diventata una delle priorità per il settore a cui le imprese cercano di rispondere implementando pratiche eco-sostenibili come l’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale, l’ottimizzazione delle rotte per ridurre le emissioni di gas serra e l’adozione di imballaggi ecologici. Ciò determina un aumento dei costi operativi che spinge l’industria a cercare soluzioni innovative.
L’innovazione tecnologica e digitale sta giocando un ruolo chiave nella trasformazione della logistica, rendendola più strategica, collaborativa e sostenibile. L’adozione di nuove tecnologie, come il tracciamento e l’ottimizzazione dei processi, sta migliorando l’efficienza e contribuendo a ridurre i costi.
Nel 2023, si prevede un ulteriore aumento del valore della logistica, trainato dalla crescita dei volumi e dall’adozione di soluzioni tecnologiche innovative che appaiono una via obbligata da seguire e che hanno il loro caposaldo nella digitalizzazione delle