16 Novembre 2025
News

Pallet: nuova riforma per semplificare lo scambio e dare più certezze al settore

L’8 ottobre 2025 il Senato ha approvato con ampia maggioranza il disegno di legge sulle semplificazioni che introduce una riforma organica dell’interscambio dei pallet. Il testo passa ora alla Camera per l’ultimo via libera, ma già si delinea un cambiamento importante per chi opera nel trasporto merci e nella logistica.

Negli ultimi anni, infatti, la normativa aveva creato più problemi che soluzioni: la valutazione economica dei pallet era affidata a un decreto ministeriale che non riusciva a fornire un parametro aggiornato e affidabile. Le principali associazioni di filiera (Assologistica, Federlegnoarredo, Federalimentare, Union Food, Federdistribuzione e i consorzi Rilegno e Servizi Legno Sughero) hanno spinto per una svolta, chiedendo regole più aderenti al mercato.

🔹 Nascono i “sistemi-pallet” riconosciuti per legge

La riforma introduce i “sistemi-pallet”, organizzazioni come Epal ed Eur-Uic, che diventano il punto di riferimento ufficiale per i pallet standard interscambiabili.
Questi sistemi dovranno:

  • essere titolari di marchi registrati e riconoscibili;
  • avere capitolati tecnici e regole di produzione e riparazione;
  • garantire controlli di qualità tramite enti terzi indipendenti;
  • pubblicare online documentazione e valori economici di riferimento.

In pratica, il valore medio di mercato dei pallet non sarà più fissato dal Ministero ma determinato da questi sistemi, che lo pubblicheranno tre volte l’anno (gennaio, maggio, settembre / segui www.truck24.it). Questo permetterà agli operatori di adeguare listini, cauzioni e condizioni di resa in modo rapido e trasparente.

🔹 Definizioni chiare e regole operative più semplici

Vengono introdotti concetti fondamentali:

  • Pallet riutilizzabile: deve rispettare criteri di idoneità e riparabilità.
  • Tipologia di pallet: legata al marchio del sistema di riferimento.
  • Stato di conservazione e conformità tecnica: determinano se un pallet può essere accettato nello scambio e quanto vale.

Il campo di applicazione riguarda solo i pallet standard interscambiabili con marchi registrati usati in Italia. Restano fuori i pallet non scambiabili e quelli destinati a scambi internazionali.

🔹 Addio vecchio “voucher”, arriva il “buono pallet” digitale

Quando la restituzione non è immediata, chi riceve i pallet dovrà emettere un “buono pallet” (inizialmente anche cartaceo, ma obbligatoriamente digitale dopo 24 mesi).
Il buono avrà valore legale (www.truck24.it) come titolo rappresentativo di merci, con dati chiari su chi deve restituire, quantità, qualità e tipologia dei pallet.

Se entro sei mesi i pallet non vengono restituiti, chi li ha ricevuti dovrà pagare il valore commerciale aggiornato. Questo riduce i contenziosi e spinge a chiudere rapidamente gli scambi.

🔹 Linee guida condivise e maggiore digitalizzazione

Entro sei mesi dall’entrata in vigore, le associazioni di categoria e i sistemi-pallet dovranno definire linee guida operative per chiarire concetti come “distanza ragionevole” per la restituzione e casi eccezionali in cui sarà ammesso l’uso del buono cartaceo.

L’obiettivo è arrivare a procedure uniformi e digitali, semplificando la vita di trasportatori, distributori e produttori.

Per dare un’idea dell’impatto: ogni anno in Italia circolano circa 20 milioni di pallet Epal nuovi o riparati, con un valore medio di 11 euro l’uno e un fabbisogno di reintegro stimato in 220 milioni di euro.

Per maggiori dettagli compila il form: