Camere di Commercio, Crocetta: “Accorpamento? Decida il ministro”
PALERMO – “Non accorpare le Camere di Commercio di Siracusa, Ragusa e Catania”. È la richiesta contenuta in una nota firmata dal presidente della Regione Rosario Crocetta e inviata al Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda. Una lettera breve, in cui il governatore racconta di aver ricevuto, “dal territorio di Siracusa, istanze di rivisitazione” dell’accorpamento delle Camere della Sicilia orientale.
“La valutazione circa l’accoglibilità delle predette istanze – prosegue Crocetta – potrebbe peraltro costituire per il Ministero da Ella rappresentato un’occasione per avviare una rivisitazione delle procedure propedeutiche all’accorpamento delle predette Camere di Commercio, attesa l’esclusività della competenza del Ministero per lo Sviluppo Economico”.
E le “istanze”, o meglio dire le “proteste” giunte da Siracusa erano state messe nero su bianco pochi giorni fa. Intanto, in una nota sottoscritta da alcune associazioni di categoria: “Nonostante i falsi acclarati e le gravissime irregolarità che hanno caratterizzato la procedura di costituzione della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia Orientale, – si legge – nonostante una delibera di revoca all’accorpamento votata quasi all’unanimità dai consiglieri camerali, il Presidente della Regione onorevole Rosario Crocetta ha proceduto con la firma del decreto conclusivo di nomina dei consiglieri camerali e l’Assessore regionale ha stabilito la data di insediamento del nuovo consiglio a Catania. Nessun rispetto per i Siracusani, a loro solo la conclusione dello scippo della Istituzione Camerale che insieme all’ex Provincia detiene il 25% delle azioni nei due aeroporti”.
Una nota che si aggiunge alla formale diffida inviata nei giorni scorsi all’assessore alle Attività produttive Mariella Lo Bello dalle stesse associazioni Co.P.AGRI. – Confederazione Produttori Agricoli Siracusa, Federazione provinciale Coltivatori Aretusea, Confagricoltura Siracusa e Territorio Protagonista 2016. Una diffida che punta ancora il dito contro presunte irregolarità nella procedura di accorpamento: “Gioverà sottolineare come con il decreto dell’assessore alle attività produttive e con il successivo provvedimento del presidente della regione – si legge – si sia proceduto ad avallare le gravissime irregolarità, ampiamente segnalate, omettendo ogni forma di controllo e di successivo intervento”. L’assessore, poi, non avrebbe tenuto conto “del procedimento pendente davanti al Giudice amministrativo” fissando al 14 febbraio 2017 la convocazione del nuovo Consiglio Camerale per il relativo insediamento e per la designazione del Presidente dell’organo”.
Ma adesso il governatore, dopo aver compiuto tutti gli atti necessari all’accorpamento, passa la palla al ministro. “Si coglie l’occasione per consegnare alla sua valutazione l’opportunità di affidare il delicato compito di affidare le attività di controllosulle procedure dielezione dell’Organismo camerale ad un soggetto che vanti, non solo quelle caratteristiche di terzietà rispetto alle posizioni degli enti in parola, ma anche quel necessario aprioristico distacco”. E a sorpresa, dopo aver chiesto al ministro di rivedere il suo decreto di accorpamento, Crocetta afferma di volere “accogliere le istanze del territorio di Siracusa e procedere alla revoca del decreto di accorpamento delle camere in oggetto indicate. Pertanto, – conclude Crocetta – si chiede un incontro con la S.V, per definire sinergicamente, nell’ambito delle rispettive competenze, le procedure consequenziali”.
Tratto da: http://livesicilia.it/2017/02/03/camere-di-commercio-crocetta-accorpamento-decida-il-ministro_823506/