28 Marzo 2024
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DL infrastrutture e trasporti: pronto per la conversione in Legge, le misure per i trasporti.

Il decreto 121/2021, anche conosciuto come DL Infrastrutture e Trasporti è stato approvato dalla Camera dei Deputati ed è pronto a passare al senato per la conversione in legge.

In sede di approvazione sono state fatte delle modifiche, frutto dei numerosi emendamenti che riguardano i diversi aspetti del provvedimento su tematiche di competenza del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).

Gli emendamenti approvati sono tutti atti a rafforzare la linea della messa in sicurezza e dell’orientamento alla sostenibilità delle infrastrutture e delle diverse modalità di trasporto.

Per quanto riguarda gli interventi sul sistema stradale e autostradale, vengono sospesi gli aumenti dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25 fino al 31 dicembre 2021 e vengono congelati gli aumenti tariffari delle concessionarie autostradali fino alla definizione dei piani economici finanziari. Inoltre, allo scopo di migliorare le connessioni tra snodi ferroviari e autostradali, il Mims, d’intesa con i concessionari delle tratte autostradali, procederà alla valutazione e individuazione, sulla base di analisi di fattibilità tecnico-economica, dei siti per la costruzione di caselli autostradali funzionali all’accesso alle stazioni ferroviarie per l’alta velocità e per l’alta capacità di prossima realizzazione.

Per quanto attiene alla modifica del codice della strada, vengono introdotti nuovi obblighi di comportamento in corrispondenza degli attraversamenti pedonali (i conducenti dei veicoli devono dare la precedenza non solo ai pedoni che hanno iniziato l’attraversamento, ma anche a quelli che si stanno accingendo ad effettuare l’attraversamento) e vengono estesi i divieti di fermata e di sosta e le relative sanzioni alle aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici.

Per quanto concerne poi, soprattutto, il trasporto merci, sono queste le principali modifiche:

È introdotto un contributo, fino a un massimo di 1.000 euro, ai giovani fino a 35 anni e a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali, come rimborso di parte delle spese sostenute per conseguire la patente di guida per i veicoli destinati all’autotrasporto delle merci o le altre abilitazioni professionali richieste. Il contributo, che non può comunque superare il 50% delle spese sostenute e documentate ed è riconosciuto fino al 30 giugno 2022, è volto a incentivare l’inserimento di giovani nel mercato del lavoro in un settore che soffre di carenza strutturale di autisti. Per percepire i contributi è necessario che i richiedenti dimostrino di aver stipulato, entro e non oltre 3 mesi dal conseguimento della patente, un contratto di lavoro in qualità di conducente nel settore dell’autotrasporto per un periodo di almeno 6 mesi.

Vengono previste semplificazioni in materia di trasporti eccezionali e particolari agevolazioni per i veicoli in dotazione alla protezione civile e agli enti del terzo settore, ai quali è consentito l’uso di un rimorchio per il trasporto di cose che, fermo restando i limiti massimi, può avere larghezza superiore a quella del veicolo trainante.

In considerazione degli effetti negativi derivanti dall’emergenza COVID-19, viene previsto l’esonero dal versamento di contributo per l’esercizio finanziario 2022 da parte degli operatori economici operanti nel settore del trasporto.

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