6 Ottobre 2024
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Autotrasporto: è l’attesa la principale fonte di stress per gli autisti.

canter_euro_5_290_2301_tn_290_230Al primo posto tra i momenti peggiori nella giornata di un autotrasportatore ci sono le situazioni di attesa forzata, come quando si “perde tempo” nel carico e scarico merce, oppure quando si deve attendere in un parcheggio l’apertura della sede o si è in coda al centro di smistamento. Lo ha rivelato una ricerca svolta in Italia e Spagna da Wtransnet, la piattaforma per il networking del settore dei trasporti, per analizzare il rapporto degli autotrasportatori con le nuove tecnologie e le situazioni stressanti che si verificano nel lavoro quotidiano e per conoscere meglio il mercato e le abitudini dei clienti.

Al secondo posto troviamo la guida imprudente da parte degli automobilisti, che spesso non tengono conto delle possibilità di manovra (e ripresa) di un camion. Al terzo posto sul podio delle situazioni stressanti c’è – e questo è facilmente comprensibile – l’obbligo di compilazione, per ogni trasporto, di tutte le scartoffie burocratiche.

Ben il 61% degli autotrasportatori si connette a internet dal proprio camion e il 70% degli intervistati dichiara di utilizzare la borsa carichi per ricercare offerte merci e non viaggiare con il camion vuoto, quindi per lavoro. Attualmente la tecnologia più presente sui camion italiani è, come immaginabile, rappresentata dall’immancabile “Navigatore GPS” – utilizzato dall’82% dei rispondenti – a pari merito con il tachigrafo digitale, che ha praticamente sostituito quello analogico.

Secondo Wtransnet, la tecnologia può aiutare i camionisti a ridurre il livello di stress generato da queste situazioni: anche il 97% dichiara che una maggiore tecnologia a bordo facilita il lavoro (molto o abbastanza), mentre solo una minoranza (38%) ritiene che l’utilizzo della tecnologia sia esso stesso fonte di stress.

La tecnologia, secondo quanto indicato nel rapporto “internet trends” 2016, sarà il volano e il centro della prossima evoluzione del trasporto, un segmento che vedrà nei prossimi 10 anni un forte impulso: i “mezzi di trasporto connessi” rappresentano già una tendenza in progressiva espansione, come le cronache raccontano. Gli esempi di “connessione” possono essere disparati, dal tachigrafo smart agli oggetti connessi presenti in cabina che possono aiutare a ingannare i momenti di attesa e a lavorare meglio e Wtransnet vuole essere pronta a cogliere le sfide future e sostenere il mercato del trasporto.

“Abbiamo svolto questa ricerca per comprendere più a fondo il nostro mercato e i nostri clienti, per mantenere con loro un filo diretto – ha dichiarato Nicolò Calabrese, Sales Manager di Wtransnet Italia -. Da 20 anni Wtransnet dispone di soluzioni utili al mondo dei trasporti, che rispondono alle richieste del mercato: tra le ultime proposte dell’azienda troviamo Doc&Data, un tool per la gestione della documentazione con un semplice click, e che elimina così per i camionisti lo stress di compilazione puntuale, o l’app per la gestione e interrogazione della borsa carichi da remoto, senza dimenticare il prezioso servizio di Business Assistant che supporta gli affiliati nella ricerca di camion e carichi per allargare la propria rete di contatti certificati. Tutti questi servizi, per chi ancora non volesse utilizzare le ultime tecnologie, sono consultabili anche telefonicamente”, conclude Calabrese.

Tratto da: http://www.trasporti-italia.com/autotrasporto/autotrasporto-e-lattesa-la-principale-fonte-di-stress-per-gli-autisti/26576

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