26 Luglio 2024
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Il MIMS adegua la normativa per i veicoli con combustibili alternativi o a zero emissioni

Per ragioni di ordine tecnico, il Decreto Mims del 20 luglio scorso sul recepimento in Italia delle modifiche alla direttiva europea 96/53/CE sui pesi e le dimensioni dei veicoli pesanti (cat. N2 e superiore), a seguito delle più recenti normative europee (Regolamento U.E 2019/1242 e decisione U.E 2019/984) in materia di veicoli alimentati con combustibili alternativi e veicoli a zero emissioni è stato annullato. Il provvedimento è stato sostituito con uno nuovo dall’identico contenuto (decreto 19 Luglio 2021, registrato alla Corte dei Conti l’11 Aagosto). Ne ha dato notizia il Mims con un comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 23 settembre scorso.

Il decreto interviene sul D.M del 6 aprile 1998 introducendo delle tolleranze rispetto al peso massimo autorizzato per tenere conto della tecnologia richiesta per i veicoli. I nuovi limiti sono i seguenti: “Nel caso di combinazioni di veicoli, compresi i veicoli alimentati con combustibili alternativi o a zero emissioni, i pesi massimi autorizzati….sono incrementati del peso supplementare necessario per la tecnologia a combustibile alternativo o a zero emissioni per un massimo di 1 tonnellata e 2 tonnellate rispettivamente”.

Per i “Veicoli a zero emissioni: il peso massimo autorizzato di 18 tonnellate è incrementato del peso supplementare necessario per la tecnologia a combustibile alternativo, per un massimo di 2 tonnellate”.

Per i “Veicoli a tre assi a zero emissioni: il peso massimo autorizzato di 25 o 26 tonnellate quando l’asse motore è munito di doppi pneumatici e di sospensioni pneumatiche o riconosciute equivalenti a livello dell’Unione ai sensi dell’allegato II, oppure quando ciascun asse motore è munito di doppi pneumatici e il peso massimo di ciascun asse non supera le 9, 5 tonnellate, è incrementato del peso supplementare necessario per la tecnologia a zero emissioni per un massimo di 2 tonnellate”.

Il riferimento agli autobus di linea a tre assi, viene invece interamente sostituito da quello agli utosnodati a 3 assi (massa massima 28 ton, aumentata di 1 o 2 ton, rispettivamente, per quelli alimentatati con combustibili alternativi e per quelli a emissioni zero).

 Fonte: Rivista Tir

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