Immatricolato europeo 2016
Europeo 2016. L’Unione cresce. Vola tutto. Anche le MMT
Con il Transpotec e il Samoter in scena ci concentriamo sulla situazione europea dell’immatricolato europeo dell’anno appena concluso. Nel 2016, il mercato dei veicoli commerciali leggeri, nell’Unione europea allargata all’Efta, si avvicina a 2 milioni di nuove immatricolazioni, con una crescita significativa, dell’11,6%.
Si tratta di un volume inferiore dell’8% al volume medio 2007-2008, precedente alla crisi.
Il mercato degli autocarri con ptt superiore a 3.500 kg conta oltre 375mila nuove registrazioni e un aumento tendenziale dell’11%. Il volume del mercato risulta ancora inferiore del 13% rispetto a quello medio del biennio 2007-2008.
Il segmento degli autocarri delle fascia di peso tra 3.501 e 15.999 kg registra un incremento annuale del 6,7% (-40% sul valore medio 2007-2008), mentre il segmento degli autocarri pesanti (ptt> a 16.000 kg) cresce del 12,2% con quasi 300mila vendite (-2% sul valore medio 2007-2008).
Veicoli commerciali leggeri <=3.500 kg Nell’area UE-Efta, il mercato dei veicoli commerciali leggeri ha registrato un incremento del’11,6% nel 2016, con 1,99 milioni di unità vendute, un volume inferiore dell’8% a quello pre- crisi (volume medio 2007-2008 di 2,16 milioni di unità). Il mercato dei VCL in Francia rappresenta 1/5 dell’intero mercato dell’UE/Efta e registra un incremento dell’8,2% sul 2015 con oltre 408mila nuove registrazioni, un volume inferiore dell’11% rispetto a quello medio del 2007-2008. Nel 2016, nel Regno Unito, sono stati immatricolati
oltre 375mila VCL, +1% sul 2015, che aveva già
superato i volumi del 2007 (341mila), conquistando
quindi un nuovo record assoluto. Si tratta del 4°
anno consecutivo di crescita. Risultano in crescita il
segmento dei pick-up (+17,6%, 47.715 unità) e quello
dei van con peso tra 2.500-3.500 kg (+4,8%, 232.948 unità e uno share pari al 62% del mercato VCL in UK). Il mercato tedesco dei VCL, dopo la pesante contrazione del 24% nel 2009 (170mila unità) sul volume medio 2007- 2008 (223mila unità circa), ha recuperato progressivamente: la media annua delle vendite dal 2010 al 2016 si attesta su 227 mila unità vendute. Nel 2016 sono stati immatricolati in Germania 258mila nuovi veicoli commerciali leggeri, +8,5% sul 2015, il 13% del mercato UE/Efta. In Italia e in Spagna si registrano nel 2016 aumenti a doppia cifra, rispettivamente del 50% e dell’11,2%. Si tratta però di volumi di mercato inferiori a quelli del 2007-2008, per l’Italia la riduzione dei volumi è del 14%, mentre per la Spagna è del 22%. Le vendite di VCL nei nuovi paesi membri hanno rappresentato nel 2016 solo il 7,8% del mercato complessivo. Il mercato più significativo è quello della Polonia, con circa 60mila nuove immatricolazioni (+12,3% sul 2015), l’8° mercato per volume dell’UE/Efta, davanti a Svezia e Danimarca. Autocarri >3.500 kg
Nel 2016, il mercato degli autocarri medi e pesanti ha contato oltre 375mila nuove registrazioni, l’11% in più rispetto al 2015, che era già aumentato del 16% sul 2014. I volumi del 2016 sono ancora inferiori del 13% rispetto ai volumi medi del biennio 2007-2008 (433mila).
Con la crisi economico-industriale europea, sono diminuiti i consumi finali, l’approvvigionamento delle industrie, la distribuzione di prodotti finiti, che hanno enormemente influito sul rinnovo delle flotte. Il calo delle immatricolazioni di autocarri medi-pesanti è stato molto più accentuato in Italia e in Spagna, che hanno perso rispettivamente il 33% e il 36% del mercato rispetto al volume medio di vendite 2007- 2008, antecedente alla crisi.
La Germania è il primo mercato dell’Unione allargata,
seguita da UK, che ha superato la Francia già nel
2015, Polonia e Spagna. Il mercato tedesco, con poco
più di 92mila nuove registrazioni, aumenta del 3% e rappresenta quasi 1⁄4 del mercato UE-Efta, seguito da UK e Francia rispettivamente con il 14% e il 13% circa del mercato. La Polonia ha superato la Spagna, grazie ad un incremento del mercato del 19% circa ed è il 4° mercato europeo. Il mercato italiano si piazza al 6° posto con oltre 23mila immatricolazioni, grazie ad un incremento del 54%.
Autocarri >=16.000 kg
L’80% degli autocarri immatricolati ha un ptt uguale o superiore alle 16 tonnellate. Complessivamente il segmento degli autocarri pesanti ha totalizzato quasi 300mila nuove registrazioni nel 2016 (+12,2%), il 47% vendute in soli tre paesi: Germania, Francia e UK. In questi paesi le vendite di autocarri pesanti sono aumentate nel 2016 del 5,7% rispetto al 2015.
La Polonia è il quarto mercato dell’Unione Europea allargata e con un aumento delle immatricolazioni di autocarri pesanti di quasi il 21%. In Polonia, Repubblica Ceca e Romania sono stati immatricolati complessivamente 41.200 autocarri pesanti (+19% sul 2015).
Il mercato iberico, dopo il recupero nel 2015 del
38%, nel 2016 ha registrato un incremento dell’8,5%. L’Italia, grazie ad un incremento del mercato del 53%, si piazza al 6° posto nell’UE allargata.
Autobus
Nel 2016, il mercato degli autobus con ptt uguale o superiore a 3.500 kg, nell’Unione europea allargata all’Efta, registra una crescita del 3,5% con 42.700 veicoli. La media annua delle vendite dal 2007 al 2016 si attesta attorno alle 37mila unità, il calo del mercato ha registrato i volumi di vendita più bassi nel triennio 2010-2012, per poi risalire dal 2013.
In Europa occidentale è immatricolato oltre l’86% degli autobus nuovi, dove Regno Unito, Germania e Francia immatricolano complessivamente oltre la metà degli autobus. Nell’area dei nuovi Paesi membri le vendite di autobus raggiungono appena il 13,7% di share.
L’andamento del mercato autobus, a differenza
del mercato dei veicoli adibiti al trasporto merci,
dipende sia dal rinnovo delle flotte degli autobus
adibiti al trasporto pubblico, evidentemente molto
legato alle politiche di trasporto e mobilità che i
diversi Paesi europei adottano e assicurano (per esempio il rinnovo delle flotte con autobus a basse o a zero emissioni destinati all’ambito urbano), sia dall’offerta di trasporto in ambito turistico, che sta vivendo un periodo di grande fermento in Europa (l’autobus può risultare più conveniente rispetto agli altri mezzi di trasporto come l’aereo o il treno oppure può essere una valida soluzione per garantire i collegamenti laddove risultano carenti).
Al momento, in Ue, il maggior numero di autobus elettrici è circolante nel Regno Unito, seguito dai Paesi Bassi, Svizzera, Polonia e Germania. I paesi Bassi stanno investendo molto sulla flotta di bus elettrici. Da dicembre sono operativi in due città, Eindhoven e Helmond, 43 autobus elettrici (su un ordine di 100), che possono ricaricarsi in mezz’ora e trasportare più passeggeri dei comuni autobus, grazie anche ai modelli articolati lunghi 18 metri. Si tratta di una delle più grandi flotte di bus elettrici in Europa (dopo quella di Londra). L’obiettivo di Eindhoven è di avere una flotta completamente elettrica entro il 2020 (previsto un investimento di 1,9 miliardi di dollari in quindici anni).
MMT
Nei 12 mesi passati sono state vendute sul mercato tricolore 10.984 macchine per costruzioni, con una crescita del 26% rispetto al 2015. In particolare, le macchine movimento terra vendute sono state 10.517 (+25%) e 467 macchine stradali (+44%).
La crescita del mercato si è consolidata trimestre dopo trimestre e questo significa che l’Italia rimane un paese strategico per il settore, sia dal punto di vista della produzione che del mercato.
Tratto da: http://www.camionsupermarket.it/blog/immatricolato-europeo-2016/