Renzi sui cantieri della Caltanissetta-Agrigento Consegna entro il 2018, ma resta molto da fare.
Nell’ambito del suo secondo tour siciliano, il presidente del Consiglio farà tappa nel Nisseno per incontrare gli operai e i tecnici che stanno lavorando alla realizzazione di una delle infrastrutture più attese a livello regionale. Di raddoppio della strada statale 640 si iniziò a parlare negli anni Novanta. Costerà 1,5 miliardi di euro.
Accanto alla megatalpa Barbara per parlare di velocità. Quella delle autostrade – nello specifico la Caltanissetta-Agrigento – ma anche quella relativa alla corsa referendaria, con la data del 4 dicembre sempre più vicina. Il tour siciliano di Matteo Renzi mercoledì mattina farà tappa nella provincia nissena, dove all’altezza dello svincolo di San Cataldo il presidente del Consiglio incontrerà i lavoratori e i tecnici dei cantieri di una delle opere più attese a livello regionale.
Conosciuto come raddoppio della strada statale 640 già a partire dagli anni Novanta, il progetto per la realizzazione di una doppia carreggiata – larga complessivamente 22 metri – ha ottenuto il finanziamento per la progettazione definitiva nel 2003. Suddivisa in due lotti, ha visto l’inizio dei lavori nel 2009, con l’avvio dei primi cantieri nella provincia sud-occidentale. In questi sette anni, si è giunti al completamento di buona parte della metà di autostrada, con la possibilità per i guidatori di usufruire delle quattro corsie. Anche se ancora oggi, in diversi punti, si è costretti a ritornare sulla vecchia statale che vide la luce a fine anni Settanta.
C’è ancora parecchio da fare, invece, nel secondo lotto, quello che collegherà la Palermo-Catania alla nuova autostrada. Qui, infatti, i cantieri sono ancora ben lontani dall’essere ultimati, con una data prevista per la conclusione dei lavori fissata per gennaio 2018, ma che potrebbe slittare. Basti pensare che, per quanto riguarda il primo lotto, la conclusione dei lavori era prevista per il 2012. Da queste parti Renzi visiterà il punto in cui è in azione la fresa Tbm (Tunnel boring machine, ndr) utilizzata per la realizzazione delle gallerie e ribattezzata megatalpa Barbara, in omaggio alla santa protettrice dei minatori. Ed è proprio una galleria una delle opere più importanti da completare nella realizzazione dell’autostrada. Lunga quasi cinque chilometri, passerà sotto la città di Caltanissetta, tagliando il percorso attuale della statale e creando un rettilineo che condurrà fino al raccordo con la A19.
«Il raddoppio di questa importante arteria è rilevante sia per i traffici commerciali che per quelli turistici perché l’opera contribuirà a innalzare ilivelli di sicurezza (eliminando gli accessi diretti alle proprietà private) e a diminuire i tempi di percorrenza», si legge sul sito dell’Anas. Inserita nel primo programma delle infrastrutture strategiche, approvato con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica del 2001, la realizzazione dell’opera – il cui costo complessivo si aggirerà sul miliardo e mezzo di euro – è prevista mediante le prescrizioni contenute nella legge Obiettivo e la formula del general contractor.