Reti Ten-T
Le reti di trasporto trans-europee (in acronimo TEN-T, dall’inglese Trans-European Network – Transport ), delineate dall’Unione Europea negli anni Ottanta comprendono:
• la rete stradale trans-europea;
• la rete ferroviaria trans-europea;
• la rete fluviale trans-europea ed i porti per la navigazione interna;
• la rete di porti marittimi trans-europea;
• le “autostrade del mare”;
• la rete aeroportuale trans-europea;
• la rete combinata di trasporto trans-europea;
• la rete di informazione e gestione dello spedizionamento trans-europea;
• la rete di gestione del traffico aereo attraverso il programma SESAR (Single European Sky ATM Research), ove l’acronimo ATM sta per Air Traffic Management;
Oltre alle reti di trasporto, le “reti trans-europee” (TEN) includono anche le “reti di telecomunicazione trans-europee” (eTEN) e le “reti energetiche trans-europee” (TEN-E).
Nel 2009 è stato avviato dalla Commissione Europea un ampio processo di revisione della rete TEN-T
che ha condotto all’attuale configurazione della rete, con l’obiettivo di realizzare un’effettiva integrazione dei sistemi di trasporto nazionali in un sistema di
trasporto europeo e quindi di favorire, attraverso la libera circolazione di persone e merci, il
raggiungimento del mercato unico quale presupposto per la crescita economica e per la competitività
dell’Europa.
PROGRAMMA CEF
Il programma per lo sviluppo delle Reti di Trasporto Trans-europee (TEN-T) è co- finanziato dalla Commissione Europea mediante appositi bandi di gara mediante i quali vengono selezionati i progetti ritenuti di interesse europeo che maggiormente contribuiscono agli obiettivi del programma.
La gestione finanziaria dei progetti e il loro monitoraggio è demandato all’Agenzia esecutiva “Innovation and Netwoks Executive Agency (INEA)”, che per conto della Commissione europea provvede a dare attuazione agli interventi che appartengono alle varie modalità di trasporto (ferroviario, stradale, marittimo e aereo) su cui si articolano le reti trans-europea di trasporto.
Informazioni utili sono reperibili sul seguente sito:
https://ec.europa.eu/inea/en