19 Marzo 2024
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Le principali novità del Decreto Lavoro 2023

In data 4 maggio 2023, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 48/2023, noto come “Decreto Lavoro 2023“. In questo articolo, forniremo una panoramica delle principali misure introdotte.

Nuove misure di inclusione sociale e lavorativa

L’Assegno di Inclusione (ADI) sostituirà il Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024. Questa misura nazionale è volta a contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale delle fasce deboli, offrendo percorsi di inserimento sociale, formazione, lavoro e politiche attive del lavoro. L’ADI è destinato alle famiglie che includono almeno una persona disabile, un minore o un ultra sessantenne.

Per beneficiare dell’ADI, è necessario avere un ISEE non superiore a € 9.360,00 all’anno, un reddito familiare inferiore a € 6.000,00 annui e un patrimonio immobiliare non superiore a € 30.000,00 (esclusa la prima casa se il suo valore ai fini IMU non supera € 150.000,00). Inoltre, ci sono requisiti specifici relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno, alla durata della residenza in Italia e alle condizioni economiche.

L’ADI fornisce un beneficio economico annuo che consiste in un’integrazione del reddito familiare fino a € 6.000,00 annui (o € 7.560,00 annui se il nucleo familiare è composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e altri familiari con gravi disabilità o non autosufficienza), moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza.

Inoltre, viene fornita un’integrazione del reddito per i nuclei familiari che vivono in case in affitto, fino a un massimo di € 3.360,00 annui (o € 1.800,00 annui se il nucleo familiare è composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e altri familiari con gravi disabilità o non autosufficienza).

Assegno Di Inclusione: Modalità Di Erogazione

Il beneficio dell’ADI viene erogato mensilmente per un massimo di 18 mesi, con la possibilità di rinnovo per ulteriori periodi di 12 mesi. La percezione di lavoro dipendente o autonomo è compatibile con l’ADI entro il limite massimo di € 3.000,00 lordi.

I beneficiari dell’ADI devono accettare un’offerta di lavoro che soddisfi determinati requisiti, come un rapporto di lavoro a tempo indeterminato senza limiti di distanza all’interno del territorio nazionale; un orario di lavoro a tempo pieno o parziale non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno; una retribuzione non è inferiore ai minimi salariali previsti dai CCNL; un contratto di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione, qualora il luogo di lavoro non disti più di 80 km dal domicilio del soggetto.

Se l’offerta di lavoro riguarda un rapporto di lavoro di durata compresa tra 1 e 6 mesi, l’ADI è sospeso d’ufficio per la durata del rapporto di lavoro.

Bonus Assunzione Giovani Under 30

Per favorire l’occupazione giovanile, sono previsti incentivi per i datori di lavoro che assumono giovani sotto i 30 anni che non sono lavoratori o inseriti in programmi formativi. L’incentivo è cumulabile con altre misure e può essere applicato in caso di cumulo con altre misure per i lavoratori NEET.

Incentivo Per Il Lavoro Delle Persone Con Disabilità

Viene istituito un fondo per incentivare le assunzioni obbligatorie di giovani con disabilità. Gli enti del terzo settore possono beneficiare di un contributo per le assunzioni di soggetti disabili di età inferiore a 35 anni, effettuate con contratto a tempo indeterminato.

Controlli Per La Sicurezza Sul Lavoro

Il Decreto Lavoro 2023 introduce nuovi obblighi e regole di controllo per garantire la sicurezza dei lavoratori. Queste modifiche riguardano condizioni sanitarie, monitoraggio e formazione, inclusa la nomina del medico competente se richiesto dalla valutazione dei rischi.

Maggiorazione Dell’Assegno Unico E Universale

Il decreto prevede una maggiorazione specifica dell’assegno unico universale per i minori appartenenti a nuclei familiari in cui un genitore risulta deceduto. La maggiorazione viene riconosciuta per un periodo di 5 anni successivi all’evento.

Sanzioni Amministrative Per L’omesso Versamento Delle Ritenute Previdenziali

Il decreto istituisce nuove sanzioni amministrative per i datori di lavoro e i committenti che non versano le ritenute previdenziali all’INPS. Le sanzioni variano in base all’importo omesso e sono definite in modo da mitigare la sanzione prevista in precedenza.

Disciplina Del Contratto Di Lavoro A Termine

Viene modificata la disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato per consentire un uso più flessibile di questa tipologia contrattuale, nel rispetto delle norme sulla prevenzione degli abusi. I contratti a termine potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma con alcune limitazioni. Inoltre, sono previsti incentivi per la trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.

Contratto Di Espansione

Una delle disposizioni riguarda il “Contratto di espansione”, che consente ai gruppi di imprese con oltre 1.000 dipendenti di stipulare un accordo integrativo per rimodulare le cessazioni dei rapporti di lavoro con accesso allo scivolo pensionistico entro un arco di 12 mesi successivi al termine originario del contratto di espansione. Questa misura è valida per i contratti di espansione di gruppo stipulati entro il 31 dicembre 2022 e non ancora conclusi.

Obblighi Informativi

Per semplificare gli obblighi informativi, il Decreto prevede che le informazioni relative all’orario di lavoro, alla sua programmazione e al periodo di prova possano essere comunicate al lavoratore indicando il riferimento normativo o del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), anche aziendale.

Inoltre, il datore di lavoro è tenuto a consegnare o mettere a disposizione del personale, anche attraverso il proprio sito web, i contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali, nonché eventuali regolamenti aziendali applicabili al rapporto di lavoro. Viene inoltre introdotto l’obbligo di informare i lavoratori sull’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati che incidono sul rapporto di lavoro.

Cassa Integrazione Guadagni In Deroga Per Eccezionali Cause Di Crisi Aziendale E Riorganizzazione

Nel caso di aziende che affrontano situazioni di crisi e riorganizzazione e che non sono riuscite a completare i piani di riorganizzazione e ristrutturazione a causa di indisponibilità dei locali aziendali o cause non imputabili al datore di lavoro, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali può autorizzare, su domanda dell’azienda, un ulteriore periodo di cassa integrazione salariale straordinaria fino al 31 dicembre 2023, al fine di salvaguardare l’occupazione e le competenze acquisite dai lavoratori.

Prestazioni Occasionali Nel Settore Turistico E Termale

Nel settore turistico e termale, l’importo massimo di compenso per le prestazioni occasionali viene elevato a 15.000 euro per utilizzatori operanti nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento. Il divieto di ricorso al contratto di prestazione occasionale si applica solo ai datori di lavoro con oltre 25 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.

Misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale

Per quanto riguarda la riduzione della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti, il Decreto prevede un incremento dell’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori. Dal 1º luglio 2023 al 31 dicembre 2023, l’esonero viene incrementato di 4 punti percentuali, portando l’esonero parziale al 6% per i lavoratori con un reddito inferiore a 35.000 euro e al 7% per chi ha un reddito inferiore a 25.000 euro lordi.

Misure Fiscali Per Il Welfare Aziendale

Infine, sono previste misure fiscali per il welfare aziendale, tra cui l’aumento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Questa soglia comprende anche le somme erogate o rimborsate per le utenze domestiche come l’acqua, l’energia elettrica e il gas naturale. Per ottenere i nuovi importi, i dipendenti devono comunicare al datore di lavoro il codice fiscale dei propri figli.

Conclusioni

Queste misure del Decreto Lavoro 2023 mirano a stimolare l’occupazione, semplificare gli adempimenti burocratici e fornire benefici fiscali per i lavoratori dipendenti.

Tratto da FMTS LAVORO link https://www.fmtslavoro.it/decreto-lavoro-2023-le-principali-novita/

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