Da inizio anno è diventato possibile pagare servizi di autotrasporto anche con denaro contante, sempre che il corrispettivo da saldare non superi i 3.000 euro. Lo stabilisce la legge di Stabilità 2016 che ha abrogato il comma 4, art.32 bis del decreto legge 133/2014 (anche noto come “Sblocca Italia”), con cui si obbligavano tutti i soggetti della filiera trasporti a utilizzare esclusivamente strumenti di pagamento tracciabili per i corrispettivi dovuti in adempimento di un qualsiasi contratto di trasporto. Ciò significa che l’autotrasporto, da settore giudicato ad alta frequenza di evasione, viene invece equiparato a tutti gli altri settori, per i quali esiste ugualmente, a partire dal 2016, la possibilità di pagare in contanti laddove la somma in questione non superi i 3.000 euro.
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