28 Aprile 2024
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Per l’Europarlamento l’Euro 7 può attendere..

Con un voto che ha spaccato praticamente in due l’aula, il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione negoziale sul rinnovo delle norme Ue sugli standard emissivi dei veicoli.
Con 329 voti favorevoli, 230 contrari e 41 astensioni, gli eurodeputati hanno sostenuto i livelli proposti dalla Commissione e proposto una ripartizione supplementare delle emissioni in tre categorie per i veicoli commerciali leggeri in base al loro peso.
Per le emissioni di gas di scarico di autobus e veicoli pesanti, hanno adottato limiti più rigorosi di quelli proposti.
Da notare che la posizione sposta in avanti la data per l’entrata in vigore del regolamento sull’Euro 7: dal 1° luglio 2030 per auto e furgoni e dal 1° luglio 2031 per autobus e camion (mentre la Commissione Ue proponeva rispettivamente 2025 e 2027).

La norma interviene sui limiti per le emissioni dei gas di scarico (come ossidi di azoto, particolato, monossido di carbonio e ammoniaca), ma anche sulle emissioni di pneumatici e freni e sulla durata delle batterie. Si stabilisce, inoltre, che le emissioni dovranno essere misurate sia in laboratorio sia in condizioni di guida reali.
Una nota chiarisce anche che si mira ad allineare le metodologie di calcolo e le soglie massime per le emissioni di particelle dei freni e per i tassi di abrasione degli pneumatici alle norme internazionali, attualmente in fase di elaborazione da parte dell’Unece.
Il testo prevede, infine, requisiti minimi di durata delle batterie per auto e furgoni più elevati di quelli proposti dalla Commissione.

L’Associazione europea dei costruttori di automobili – ACEA – pur riconoscendo un approccio più realistico da parte dell’Eurocamera, ha sottolineato che l’Euro 7 rappresenta ancora “un investimento significativo per i costruttori di veicoli, che si aggiunge agli enormi sforzi di decarbonizzazione”.
Il direttore generale dell’ACEA, Sigrid de Vries, ha ricordato l’impegno dell’industria a migliorare la qualità dell’aria. “Per questo motivo l’industria automobilistica ha già investito ingenti risorse nelle ultime norme Euro sugli inquinanti, le Euro 6/VI”, ha spiegato.

Dopo il voto di oggi, il Parlamento è ora pronto ad avviare i colloqui con i governi Ue sulla forma finale della legge. Secondo quanto riferito in conferenza stampa da Alexandr Vondra, relatore del Parlamento per il regolamento, il negoziato interistituzionale tra Parlamento e Consiglio, mediato dalla Commissione europea, (Trilogo) “inizierà già oggi, non di persona ma in forma scritta”.
“Stiamo pianificando due round di negoziati, uno alla fine di novembre e uno a metà dicembre a Strasburgo. Con un approccio costruttivo da parte delle altre istituzioni avremo” l’accordo “entro la fine dell’anno”, ha detto

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