Credito d’imposta del 28% sul gasolio: i primi chiarimenti dell’Agenzia delle Dogane
L’Agenzia delle Dogane ha pubblicato sul suo sito web alcuni chiarimenti sulla complessa procedura per presentare la domanda del credito d’imposta del 28% sugli acquisti di gasolio nel primo trimestre 2022,.
L’elemento più importante è un testo di quattordici pagine, che riporta le risposte a 75 domande più frequenti, che riguardano soprattutto la compilazione dei moduli da inviare insieme con la domanda. Tra l’altro, l’Agenzia chiarisce che la pratica riguarda solamente il gasolio, mentre il credito d’imposta per l’AdBlue sarà erogato “in una fase successiva”. Già il numero di chiarimenti richiesti mostra la tortuosità della procedura.
Tra i chiarimenti c’è anche quello sull’ordine cronologico di presentazione della domanda nel caso che debba essere ripresentata per un errore: “Le richieste saranno prese in carico secondo l’ordine cronologico di presentazione. La eventuale ripresentazione della domanda annulla la precedente e pertanto sarà nuovamente posizionata secondo l’ordine di arrivo. Il diritto al beneficio è legato alla disponibilità dei fondi stanziati”, scrive l’Agenzia.
L’Agenzia precisa anche che il credito d’imposta vale solo per gli acquisti di gasolio in Italia e non per quelli all’estero, ma valgono le fatture emesse all’estero da carte carburante per rifornimenti in Italia. Nel caso di cisterne extrarete, le imprese dovranno segnare solo le quantità consumate dai veicoli Euro V ed Euro VI, scorporando quelli di categoria inferiore, nel caso li abbiano riforniti dalla stessa cisterna. Si può indicare anche il gasolio usato da rimorchi e semirimorchi, ma solo quello destinato ai gruppi frigoriferi. Sul periodo del consumo, l’Agenzia precisa che vanno considerate solo le fatture emesse nel primo trimestre 2022, anche se il rifornimento è avvenuto nel primo trimestre ma fatturato dopo.